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SEZIONE PROVINCIALE U I C I - Provincia di Salerno -

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CIRCOLARE N.120

Procedure INPS.

Carissimi,

ritenendo di fare cosa utile, vi allego una lettera indirizzata all’INPS con la quale segnaliamo le disfunzioni ancora in atto nella procedura di invio automatico delle domande di riconoscimento dell’invalidità civile e chiediamo la costituzione di un tavolo tecnico per affrontare e risolvere alcune contraddizioni che si sono verificate rispetto al protocollo d’intesa sottoscritto. Cordiali saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE prof. Tommaso Daniele

Alleg. 1

LPIA (AL/al) S:LAVORO E PREVIDENZALOCATILAVOROCOMMISSIONIPENSIONISTICAINPS RICHIESTA INCONTRO.DOC Rif. Prot. Gent.mo Dr. Antonio Mastrapasqua Presidente INPS Via Ciro il Grande, 21 00144 – ROMA e-mail ufficiosegreteria.presidenza@ postacert.inps.gov.it

E p.c. Dr. Rocco Terracciano e-mail rocco.terracciano@inps.it

Dr.ssa Laura Salvadore e-mail laura.salvadore@inps.it

OGGETTO: Nuove procedure invalidità civile – Protocollo associazioni – Richiesta incontro

Gentile Presidente,

mi permetto di diturbarLa per sottoporre alla Sua attenzione il problema della ancora incompleta attuazione del protocollo d’intesa, sottoscritto nello scorso mese di febbraio fra l’INPS e le principali Associazioni di categoria, e riguardante le nuove procedure per la trasmissione telematica delle domande di invalidità civile. Infatti da molte strutture periferiche dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti continuano, purtroppo, a pervenire a questa Presidenza Nazionale segnalazioni di difficoltà operative nell’attuazione della procedura disciplinata dal predetto protocollo. E questo con particolare riferimento all’esiguo numero di medici specialisti accreditati (nel caso dell’Unione, soprattutto oculisti), con le conseguenti problematiche che nascono per l’inoltro della certificazione telematica. Al riguardo va sottolineato che, per sopperire alla mancanza di certificazione medica telematica, i Patronati sono stati autorizzati a inoltrare certificati medici telematici in forma incompleta se accompagnati dal certificato cartaceo rilasciato da medici non abilitati all’utilizzo della procedura. Tale modalità non è, invece, prevista per le Associazioni, le quali, per poter agire in tal senso, sono state autorizzate, in casi limitati e in via eccezionale, a rivolgersi di volta in volta agli uffici INPS per la consegna della documentazione in formato cartaceo, con le notevoli e comprensibili complicazioni che ne conseguono. Inoltre, da altre parti vengono poste in rilievo alcune farraginosità (peraltro fatte presenti anche dalle locali sedi INPS) concernenti il rilascio del verbale definitivo di riconoscimento. Infatti, come previsto dal punto n. 7 della circolare INPS n. 131 del 28/12/2009, anche quando il giudizio della Commissione è espresso all’unanimità l’ultima decisione resta sempre in capo al responsabile del CML, il quale a sua volta rimette il giudizio finale ad un medico specialista, allungando, così come per il passato, il tempo tra il riconoscimento della disabilità ed il rilascio del verbale mod. A/SAN. In merito al funzionamento delle Commissione, si deve anche porre in rilievo il fatto che non è stato pienamente tenuto in considerazione che, al contrario degli invalidi civili, i ciechi civili devono essere esaminati da specifiche commissioni separate che operano a livello provinciale. Fino a che tale fattore non sarà implementato nel sistema informatico, con particolare riferimento all’individuazione automatica del giorno e dell’ora della visita, si rischia di rallentare notevolmente il funzionamento di questi organi, a solo danno degli interessati. Infine, rimane sempre da definire quanto riportato nel messaggio INPS n. 2816 del 29/01/2010 che limita ai soli Patronati la possibilità di “seguire l’intero procedimento fino all’eventuale erogazione della prestazione”. È chiaro che questa fase operativa deve essere concessa anche alle Associazioni, altrimenti non troverebbe senso il presentare la domanda e lasciare ai Patronati la fase concessoria, costringendo il cittadino disabile ad affidare ad ente diverso la fase finale della sua pratica. Sul punto risulta che diverse sedi INPS hanno avuto incontri esclusivamente con i Patronati per concordare procedure e adattamenti delle medesime alle esigenze degli stessi, escludendo in tal modo le Associazioni di categoria che hanno sottoscritto il protocollo con l’INPS, le quali sono state in tal modo private di una essenziale prerogativa loro attribuita dall’ordinamento. Pertanto, nello spirito di piena collaborazione che ha sempre contraddistinto i rapporti fra l’Istituto e le Associazioni come l’Unione, Le sarei grato se potesse prendere in considerazione l’opportunità di istituire un tavolo di confronto su questi temi di così pregnante rilievo sociale, e in molti casi di vitale importanza per i diretti interessati, in modo da poter condividere idonee soluzioni operative in tempi brevi e nel rispetto delle procedure in vigore. In attesa di un Suo cortese cenno di riscontro al riguardo, Le rinnovo i sensi della mia stima e le porgo i più distinti saluti.

IL PRESIDENTE NAZIONALE (Prof. Tommaso Daniele)

Scarica la Circolare 120/2010


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