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SEZIONE PROVINCIALE U I C I - Provincia di Salerno -

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CIRCOLARE 142

L’indennità di accompagnamento è salva, ma…

Carissimi,

come abbiamo avuto occasione di anticipare nei giorni passati, nel decreto relativo alla manovra finanziaria, non c’è traccia dell’ipotesi avanzata, da qualche quotidiano, di sottoporre l’indennità di accompagnamento degli invalidi civili, dei ciechi civili e dei sordomuti, ad un tetto di reddito: finalmente la ragione è prevalsa sulle decisioni affrettate.

Come per il passato il Governo ha dovuto concludere che non valeva la pena adottare un provvedimento così impopolare a fronte di un risparmio esiguo.

L’indennità, dunque, è salva ma le forbici del Governo si sono abbattute, ancora una volta, pesantemente nei confronti dei più deboli, come risulta dal citato decreto all’art. 7, comma 24, che così recita: “A decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto gli stanziamenti sui competenti capitoli degli stati di previsione delle amministrazioni vigilanti relativi al contributo dello Stato ad enti, istituti, fondazioni e altri organismi sono ridotti del 50 per cento rispetto all’anno 2009.

Al fine di procedere alla razionalizzazione e al riordino delle modalità con le quali lo Stato concorre al finanziamento dei predetti enti, i Ministeri competenti, con decreto da emanare entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, stabiliscono il riparto delle risorse disponibili”.
La citata riduzione mette in crisi tutti gli enti interessati; stiamo valutando la possibilità di presentare qualche emendamento, con la speranza che qualche parlamentare se ne faccia carico.

E’ doveroso dire che non sarà facile, perché il Governo non vorrà privarsi delle entrate derivanti da detta riduzione.

Tuttavia, abbiamo il dovere della speranza.

Il decreto contiene altre norme tendenti al risparmio attraverso la lotta ai falsi invalidi e non solo: è stata, infatti, innalzata la percentuale di invalidità dal 74% all’85%, riguarda, però, soltanto la concessione dell’assegno mensile di assistenza degli invalidi civili.

Sono state, inoltre, introdotte altre misure per ridurre il numero delle pensioni di invalidità e delle indennità di accompagnamento: infatti, sono state inasprite le pene per i medici che rilasciano certificati falsi ed è stato previsto che nel triennio saranno effettuate 500 mila verifiche.

Sempre nell’ottica del risparmio si prevede che per gli amministratori degli enti pubblici e privati, che ricevono contributi dallo Stato, siano abolite le indennità di carica che dovranno essere onorifiche: è consentito solo il rimborso delle spese e nel caso che la concessione del gettone sia stata già deliberata, il suo ammontare non superi i 30 Euro.

Non credo che questa misura possa preoccupare la nostra organizzazione.

Deve, invece, preoccuparci il clima che si respira in questi giorni in tema di disabilità.

Viene dichiarato da più parti che il numero di duemilionisettecentomila disabili, rappresenta un serio ostacolo alla competitività del nostro paese: i disabili non sono più visti come una risorsa, ma come un freno allo sviluppo economico.

Ritengo che, insieme alle altre associazioni, ci si debba battere perché questo tipo di cultura non avanzi.

Se è vero che la nostra è una associazione apartitica e che non deve fare politica militante, non è altrettanto vero che non ci si debba impegnare affinché il capitalismo selvaggio e la fredda logica dei numeri non prevalga sull’antico valore della solidarietà.

Prima di chiudere questa circolare intendo ribadire la necessità che la nostra organizzazione esprima il suo consenso alla lotta contro i falsi invalidi, che si costituisca come parte civile nei processi contro i falsi ciechi e che ne denunci l’esistenza tra noi, ove ne venga a conoscenza.

E’ necessario, però, che anche in questa materia si faccia chiarezza e si spieghi ai politici ed all’opinione pubblica che esistono diverse tipologie di ciechi: ciechi assoluti e parziali, ipovedenti medi, gravi e lievi; accade, invece, che si faccia confusione e ci si meravigli se un decimista o un ventesimista si muova con un minimo di autonomia.

Chiedo, quindi, che rilasciate interviste alle televisioni private ed ai giornali per chiarire bene il nostro punto di vista.

Nella speranza di essere stato chiaro, vi saluto cordialmente.

IL PRESIDENTE NAZIONALE prof. Tommaso Daniele

Scarica la Circolare 142/2010


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