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La Città di Salerno - Martedì 18 gennaio 2011 Cronaca

In fila in strada per la visita di invaliditá.

sanita' e disagi.

La Uil accusa: "Molte persone costrette ad attendere in auto o addirittura in ambulanza".

Nuova denuncia dopo il caso delle convocazioni per le sedi sbagliate.

Procedure burocratiche troppo complesse ed inefficienza del sistema informatico.

Costretti ad aspettare ore in auto o addirittura in ambulanza prima di potersi sottoporre alla visita di rivedibilitá dell'invaliditá.

E' ciò che sta accadendo a decine e decine di persone che quotidianamente stazionano davanti alla sede dell'Inps di via Acquaro, a due passi dalla stazione centrale.

A denunciarlo sono il segretario provinciale della Uil pensionati, Carmine Sessa, e il responsabile dell'ufficio H della Uil, Massimo Sabatino.

Dopo la vicenda delle convocazioni "pazze", una nuova tegola si abbatte sulla gestione delle visite da parte dell'istituto di previdenza.

"E' questo - si chiedono i due esponenti sindacali - un modello civile per una societá moderna ed evoluta?".

La risposta, implicita, è ovviamente "no".

Non è bastato ascoltare le denunce partite da alcuni funzionari dell'Asl di Salerno che avevano mostrato l'inefficienza del sistema informatico "incinv10", che aveva prodotto lettere di convocazioni in sedi distanti centinaia di chilometri dai luoghi di residenza dei pazienti, senza nemmeno una riga di scuse, così come non è bastato raccogliere la denuncia dell'Unione ciechi di Salerno, che solo qualche giorno fa aveva puntato il dito contro l'Inps per la revoca del beneficio economico di invaliditá a molti cittadini, a causa dei ritardi nella consegna delle convocazioni e contro la decisione dell'Ente di accentrare centralmente tutte le richieste di invaliditá, dubitando anche delle certificazioni di invaliditá rilasciate dall'Unione ciechi, e sempre riconosciute dall'ufficio territoriale di Salerno.

Per capire ancora meglio come la burocrazia metta in discussione il concetto di "dignitá delle persone", bisognava raccogliere anche quest'ennesimo racconto dei sindacati.

Sotto accusa, finisce questa volta anche l'Asl. "Il problema - spiegano i due esponenti Uil - è a livello informatico in acquisizione, in quanto presso l'Asl i verbali di visita prodotti dalle commissioni sul territorio non sono stati ancora acquisiti informaticamente, e dunque si procede ancora con pratiche cartacee con notevoli rallentamenti e cumulo enorme di documentazione".

Un procedimento troppo lungo che, a detta dei sindacati, richiederebbe un'ulteriore semplificazione del procedimento amministrativo, in modo da eliminare la duplicazione delle valutazioni medico-legali "mediante - dice il sindacato - l'assurdo controllo di organi pubblici sull'attivitá di altri organi pubblici, arrivando all'immediato affidamento ad un unico organo tecnico per l'accertamento delle visite di invaliditá".

E nel mirino, finisce anche la commissione medica sanitaria nazionale dell'Inps, definita la parte finale dell'imbuto, dove "i controlli avvengono senza che nessuna legge o circolare ne faccia menzione".

Mattia A.Carpinelli.


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