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La Città di Salerno - Cronaca

Ultimato il primo lotto dei lavori per elininare le barriere architettoniche

Salerno a misura di disabili dalla stazione a Portanova.

Il progetto è stato reso possibile grazie al Peba finanziato dalla Regione L'intervento sará ultimato a settembre.

"Per una cittá più accessibile", questo lo slogan che ha aperto, ieri mattina prezzo Palazzo di Cittá, il convegno sull'abbattimento della barriere architettoniche a Salerno.

Grazie al Peba (Piano di eliminazione delle barriere architettoniche), finanziato da Più Europa Salerno con un importo di ottocentomila euro, versati dalla Regione al Comune, la ditta A.Ti.co.Ge.Ma, con l'ausilio degli architetti Pasquale Cicalese e Rosalba Fatigati, ha trovato delle soluzioni efficaci per garantire a non vedenti, ipovedenti, disabili ed anziani, percorsi adeguati e sicuri lungo le principali direttrici di collegamento nel centro cittadino.

Si tratta solo di un primo step di lavori, che dovrebbero concludersi a fine settembre.

Gli interventi, per ora, si sono focalizzati lungo l'asse che collega via Portanova alla stazione, coinvolgendo le strade parallele e varie vie limitrofe al lungomare.

In queste zone si è provveduto ad interventi mirati per i non vedenti, utilizzando codici tattili composti da due segnali: percorso/arresto, che indica la direzione rettilinea secondo il verso della scanalatura e quello di arresto/pericolo valicabile, ovvero l'indicazione di un potenziale pericolo in prossimitá degli attraversamenti pedonali e dei salti di quota in discesa.

Segnali tattilo-plantari sono stati impiantati nelle zone di attraversamento con semaforo, mentre il lavoro più grande ha interessato piazza Portanova.

"In questo caso - ha dichiarato l'architetto Cicalese- abbiamo provveduto al ripristino funzionale della pavimentazione lapidea esistente, inserendo dei segnali percettivi che favoriranno l'orientamento delle persone, visto che in quel tratto non è la prima volta che si verificano incidenti".

L'architetto Fatigati si è soffermata sul dopo intervento, perché è chiaro che i lavori in corso rappresentano la parte iniziale del progetto Peba.

Si aspettano nuovi fondi, "ma nel frattempo -ha dichiarato la Fatigati- è necessario che tutti gli operatori si confrontino in tavoli tecnici per cercare di tracciare delle linee guida per progettazioni future fatte con un occhio più attento alle esigenze delle persone che hanno problemi di mobilitá".

Ha espresso soddisfazione l'assessore Ermanno Guerra, che ha parlato di "uno sforzo straordinario perché Salerno non deve essere negata a nessuno".

Eugenia Monzeglio, docente del Politecnico di Torino, ha poi chiarito: "Salerno, è la prima cittá del Sud Italia che ha iniziato e che porta avanti il Peba superando realtá quali Venezia e Torino".

Luca Visconti. (c) riproduzione riservata


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